martedì 5 ottobre 2010

Un sasso contro la civiltà

Una ragazza 20enne rifiuta il matrimonio combinato e viene presa a sprangate dal fratello (19enne) e dal padre, vi sembra forse una cosa impossibile? E se aggiungessimo che in questo contesto i due sono anche stati capaci di uccidere la madre della ragazza a sassate, cosa vi sembrerebbe?
A qualcuno potrà sembrare una utopia da romanzo drammatico, eppure avreste potuto vedere la scena di persona, passando nel centro di Novi di Modena e gettando lo sguardo in un cortile un po' chiassoso.
La drammatica notizia è di ieri, Nosheen Butt, 20enne, è stata picchiata a sprangate dal fratello e sua madre ha perso la vita nel tentativo di difenderla, colpita dalle sassate inferte da suo marito, poiché la ragazza non voleva sposare un suo cugino, a cui era stata promessa in moglie, mentre voleva andare a studiare, vivendo con le sue amiche.
E nelle stesse ore, l'arresto di una donna, 41enne, accusata di aver partorito ed ucciso suo figlio durante un pranzo di famiglia. Mentre, imperterrita, continuava a mangiare ed a chiacchierare con i suoi parenti.
Due casi di estrema brutalità, di incredibile cattiveria, difficili da spiegare, ma che ci devono indurre a riflettere.
Non è un problema religioso, i due esempi sono di due religioni diverse, né culturale, gli uomini del primo caso sono pakistani, la donna italiana, eppure due persone, apparentemente normali, hanno ucciso i propri affetti in una maniera talmente bruta da sembrare incredibile.

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