lunedì 20 dicembre 2010

I campioni del mondo cambiano timoniere...

Con la vittoria nel mondiale per club si è chiuso un anno storico per l'Inter. 5 trofei in un'unica stagione costituiscono un'impresa mai raggiunta e forse irripetibile, solo una grandissima squadra sotto tutti gli aspetti può essere in grado di centrare in un sol colpo campionato, coppa nazionale e coppa dei campioni... Tuttavia per la società di Via Durini non si preannuncia un inizio di 2011 stabile e con delle sicurezze. Il nuovo allenatore Rafa Benitez sembra ormai giunto al capolinea, dopo un inizio di campionato disastroso e ben 7 sconfitte in soli 3 mesi, nonostante abbia vinto 2 su 3 trofei disponibili. Prima della competizione mondiale, la situazione era chiara: in caso di fallimento il presidente Moratti avrebbe dato il ben servito all'allenatore spagnolo. Tuttavia, la brillante vittoria nel trofeo è stata accompagnata da uno sfogo davvero atipico per gli standard comunicativi di Benitez. Rafa ha detto chiaro e tondo di esser rimasto deluso dal mercato estivo della società, che gli aveva promesso ben 3 innesti di valore, mentre l'ha invece costretto ad accontentarsi dei soli Castellazzi e Biabiany, giocatori di valore ma decisamente di second'ordine.
Benitez ha perso insomma la pazienza per il semplice fatto che tutte le colpe del negativo inizio di stagione sono state addossate soltanto a lui, che ha dovuto fronteggiare dapprima una rosa che non si adattava del tutto al suo credo tattico e poi una lunga serie di infortuni a catena che ha reso un seppur attrezzato organico ai minimi termini, costringendolo a lanciare giovani di belle speranze ma ancora acerbi tatticamente.
Potremmo definirlo come un autoesonero poichè Moratti ha ben poche intenzioni di investire denaro per gli acquisti richiesti (altrimenti l'avrebbe fatto già ad agosto) in quanto ritiene la rosa supercompetitiva poichè è stata in grado di vincere tutto ciò che si poteva. In realtà le cose non stanno così: il valore della rosa è pressochè lo stesso rispetto all'era Mourinho, ma è chiaro che molti degli uomini più importanti vengono da una stagione stremante dal punto di vista fisico e mentale, inoltre, nonostante il modulo sia rimasto lo stesso (4-2-3-1), il modo di giocare di Benitez è volto molto più al possesso palla rispetto a quello del portoghese che invece predilige le ripartenze e la distruzione del gioco avversario. Per questo motivo, da tifoso nerazzurro mi schiero apertamente a sfavore di Moratti, che spero non esoneri Benitez, l'unico allenatore dal '95 a oggi a non esser stato accontentato sul mercato..

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