Italian trend

Ha destato scalpore in questi giorni l'episodio del tuffo di Krasic in Juventus-Bologna. E' un dato di fatto che sia simulazione, l'arbitro ha fischiato rigore lo stesso... Fin qui ci siamo, però è il contenzioso del post-gara che, secondo la mia versione, ha confermato il trend tutto italiano di idolatrare i giocatori al momento del gol e allo stesso modo infangarlo quando commette un'ingenuità. Si tratta di questo, non è concepibile che intorno a episodi del genere si generino critiche vorticose che purtroppo il più delle volte etichettano un giocatore generalizzando un episodio, che per definizione vuol dire evento unico e esclusivo. Questa è una tendenza tutta italiana, che probabilmente fonda le sue radici sui problemi che attanagliano questo sport, ossia l’eccessiva competizione che porta alla violenza che sia verbale o fisica. Proprio la violenza verbale sfocia nella violenza mediatica della quale ha parlato il (neo)Presidente della Juventus, Andrea Agnelli, che è stato chiaro affermando che non è tollerabile una simile campagna contro il giocatore e in qualche caso (come quello del giornalista Mediaset Pistocchi) contro l’uomo, che ha ricondotto la causa della simulazione all’etnia di Krasic (riferendosi ai tifosi a dir poco facinorosi di Italia-Serbia). E’ inaccettabile tutto ciò da un giornalista di calatura nazionale che sì lavora per un azienda privata ma pur sempre nazionale, il che significa che le sue parole sono soggette ad espandersi a macchia d’olio, a maggior ragione se si tratta di parole offensive esplicitamente contro un giocatore, alle prime armi in Italia ed ancora in fase di ambientamento culturale.

Milos dovrà abituarsi a quest’atmosfera, imparerà più in fretta come ha ben detto il Capitano, Alex del Piero, l’importante è che non si lasci influenzare dai giornali e giornalisti italiani, talvolta indiscreti, per usare un eufemismo.