sabato 4 dicembre 2010

Not good, Mario...

Bad Boy, era stato così denominato Mario Balotelli dai tabloid inglesi all'indomani del trasferimento al Manchester City. Il ragazzo di chiare origini ghanesi si porta dietro una reputazione sporcata da tanti episodi sgradevoli che probabilmente non hanno insegnato nulla nonostante una lunga trafila di punizioni, non convocazioni e tribune. E' deprimente vedere un ragazzo così giovane, fortunato, calcisticamente precoce che non è supportato, invece, da un adeguato rigore morale e comportamentale. E' odierna la notizia secondo la quale Balotelli avrebbe menato il difensore tedesco Jerome Boateng. La rissa, forse, è il risultato del malcontento che c'è nello spogliatoio di Mancini, accusato di non avere polso ed essere molto permissivo con Balotelli, il privilegiato. Il tecnico italiano non è nelle migliori condizioni per un allenatore in quanto non sta ottenendo i risultati paventati dopo la grandiosa campagna acquisti, che tra l'altro ha portato nella città degli Oasis Mario Balotelli dopo una lunga trattativa con l'Inter e il suo agente, Mino Raiola. Ciò che un pò tutti vorremmo, anche in ottica Nazionale, è un comportamento degno di un giocatore della sua calatura tecnica. Non è facile cambiare atteggiamento, comportamento, reazioni (indipendentemente dal fatto che abbia ragione o meno) ma infondo dovrebbe capire che una condotta che definirei normale sarebbe d'aiuto in molti casi, in ogni aspetto della sua vita pubblica, anche nel campo di gioco in quanto sarebbe più tranquillo e meno irruento. E' facile fare l'esempio di Cassano, in questo modo non si fa altro che mettere pressione su un giocatore, o meglio uomo che probabilmente è più fragile di quanto la sua statura non possa far trasparire. Non bastano le interviste farcite di tante belle parole, aspettiamo pazientemente i fatti confidando nella sua crescita e nella consapevolezza dell'importanza di essa anche per un miglioramento in campo professionale.

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