lunedì 18 ottobre 2010

Priorità delle risorse pubbliche

Il clima intorno alla scuola e all'Università, è particolarmente rovente in questi giorni d'autunno. A riscaldarlo ci pensano scioperi e manifestazioni, di studenti, professori e ricercatori, contrari alla riforma-Gelmini.
Sull'argomento tutti i politici italiani stanno dibattendo, chi a favore ("con la cultura non si mangia"), chi contro il processo di riforma. Quest'oggi si è espresso in merito anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Nell'ambito delle manifestazioni per il 200° anniversario dell'Università Normale di Pisa, il nostro Presidente della Repubblica ha esposto agli studenti e agli ascoltatori il suo parere sull'importanza dell'istruzione: "Sento il dovere di riaffermare il rilievo prioritario che va attribuito, non solo a parole ma con i fatti, alla ricerca e all'alta formazione e dunque all'Università".
Una presa di posizione importante su un tema di grande attualità e grandissimo impatto nei prossimi decenni, quella fatta dal Presidente, una presa di posizione però necessaria, viste le enormi contestazioni e le necessarie richieste espresse dai ragazzi.
Trovare un'alchimia su questo tema, certo è difficile, però credo sia unanime il desiderio di mantenere intatta la qualità dell'insegnamento, prima fonte di cultura nelle nostre vite. Speriamo che le parole della nostra massima autorità spingano i leader politici e culturali del paese a continuare a cercare una soluzione alternative a questa riforma dei tagli, sicuramente utile per le finanze, ma fortemente dannosa per la nostra cultura.

2 commenti:

  1. Certo che con la cultura non si mangia ma è vero che se viviamo in quest'epoca, ricca di tecnologie e comodità, è proprio grazie alla cultura e al progresso da essa derivato. Oggi all'università ci dicevano un pò quanto poco si prende o quanto cmq sia già un pò precario il lavoro adesso! Se a chi è già dentro non è data una sicurezza del futuro figurati a chi vorrebbe entrarci!
    La ricerca italiana è già buona con pochi finanziamenti! Spero che la riforma possa essere rivista e migliorata!

    RispondiElimina
  2. Abbiamo già scritto sull'rgomento (http://glispettatori.blogspot.com/2010/10/con-la-cultura-non-si-mangia.html), perché anche la crescita economica è strettamente legata alla cultura, in quanto è l'unico modo per differenziare la nostra produzione da quella dei paesi emergenti.

    RispondiElimina

Cerca nel blog