Dopo lo 0-0 di ieri in quel di Belfast, la nostra nazionale guidata da Cesare Prandelli è in testa al gruppo C di qualificazione agli Europei 2012 con 7 punti, uno in più della sorprendente Estonia, che è andata a vincere sul campo della Serbia (nostro avversario martedì al Ferraris) per 3-1.
Si preannunciava nel prepartita una gara molto insidiosa contro un avversario che tra le mura amiche (grazie al sostegno di un corretto e splendido pubblico) difficilmente esce sconfitto.
Prandelli ha schierato il suo undici con 4-3-3 molto dinamico, soggetto a trasformarsi in un 4-4-2 o anche in un 4-5-1 in fase di non possesso. Le novità sono il laziale Stefano Mauri (in forma strepitosa come tutto il suo club) e il romanista Marco Borriello, l'unico in palla in questo momento della squadra giallorossa. Iniziamo molto bene, occupando subito bene il campo con Mauri in evidenza con i suoi continui movimenti e il gran lavoro di Antonio Cassano, spesso impegnato a prendere palla dalla metà campo per smistarla (forte della sua classe) ai suoi compagni.
Tuttavia, l'Irlanda del Nord si difende bene e alla mezz'ora sfiora addirittura il vantaggio con un colpo di testa di poco a lato del temibile Healy, lasciato colpevolmente solo dai nostri centrali difensivi. Mentre poco dopo siamo noi a sfiorare il gol, prima con Borriello che calcia addosso al portiere dopo essere stato innescato dalle retrovie e poi con Cassano, che sulla ribattuta tenta il destro a giro deviato da un difensore. Si va all'intervallo sullo 0-0.
Nella ripresa, l'Italia prende più coraggio e domina la partita senza tuttavia concretizzare la netta supremazia territoriale. Ancora il generoso Borriello calcia debolmente verso la porta e ancora Cassano che fallisce di testa. Ottima prestazione a mio avviso di Pirlo che con i suoi lanci crea sempre scompiglio nella retroguardia di casa. Dopo altre due occasioni fallite sottoporta da Pepe e Pazzini (subentrato a Borriello), non arriva per poco la beffa negli ultimi minuti con un tiro sottomisura ben respinto dall'ottimo Viviano. Finisce dunque a reti bianche, un risultato che potremmo considerare positivo vista la difficoltà del campo, peccato solo per le occasioni fallite. Sicuramente al di là della presenza di ancora pochi giovani (alcuni come De Silvestri e Ranocchia sono ancora parcheggiati all'Under e Balotelli è out per molto), è una nazionale che ha futuro dal punto di vista del gioco e speriamo di avere conferme di questo nel fondamentale impegno di martedì contro Krasic e compagni.
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