Volevo, con questo titolo provocatorio riportare l'attenzione sulla politica sociale e finanziaria di questo governo.
Dopo i ripetuti tagli all'istruzione perpetrati negli ultimi due anni, ora è toccato tagliare sul ministero della cultura. Sembra che fra i due ministri del PDL vi sia stato anche uno scontro verbale nel quale, il ministro Tremonti ha detto "non è che la gente mangia cultura".
Vorrei spiegare, forse con un po' di presunzione, al ministro Tremonti che, è pur vero che la gente non mangia cultura, ma che la differenza fra i paesi del 1° mondo e quelli di secondo e terzo mondo la fa la cultura, che in breve tempo, il nostro PIL sarà prodotto quasi interamente dai laureati, perché per la manodopera ci si rivolge a paesi dove è meno costosa, ed in Italia resta solamente la produzione molto specializzata, che la cultura ci rende liberi e pensanti, che grazie ad essa ci sono state, nella storia le invenzioni e le rivoluzioni, che in tutto il mondo, in periodi di crisi, si investe sull'innovazione, che è alimentata dalla cultura, invece in Italia si taglia sui ricercatori.
Vorrei ricordare anche che nel mondo il nostro Teatro, la nostra Musica, la nostra Lirica, i nostri Libri e la nostra Cultura Gastronomica hanno contribuito a creare un'ottima immagine dell'Italia (e visto che Tremonti conosce solo i soldi, ci aggiungo che una buona immagine dell'Italia favorisce anche il turismo), che il nostro ultimo Premio Nobel veramente italiano (Giacconi e Capecchi sono naturalizzati americani) è stato Dario Fo nel 1997, ben tredici anni fa, e, casualmente, Fo fa teatro.
Siamo la patria di Verdi, Rossini, Pirandello, Svevo, Dante, Petrarca, e ce ne ricordiamo solo quando c'è da vantarsi?!? Cerchiamo rendere ogni giorno questi uomini, che hanno fatto della cultura la loro vita, degli esempi per noi, affinché quotidianamente si possa essere fieri, in tutto il mondo, degli italiani, senza appigliarci alla storia.
La cultura non sazia di certo, ma fa innovazione, ma ci fa essere orgogliosi, ma ci rende più liberi, ma ci fa pensare, ma fa economia. Ministro Tremonti, apra gli occhi.
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