mercoledì 29 dicembre 2010

Botti di fine anno

Mentre a Napoli, come consueto, si registrano numerosi sequestri di pseudo bombe molto e troppo pericolose per festeggiare l'anno nuovo (la bomba Cavani è la più gettonata), l'Italia intera s'appresta a botti di altro genere. Infatti i movimenti di mercato, stracittadini in particolare, infiammano l'ambiente del calcio e vedono sul palco dei protagonisti il nuovo corso dell'Inter targato Leonardo e un Milan sempre più ambizioso che ora può annoverare tra le sue fila anche Antonio Cassano e probabilmente anche Luca Toni, a breve (tempo di parcheggiare Dinho in Brasile). E' un derby che non è giocato sul campo, bensì basato su dichiarazioni, annunci e sopratutto acquisti. Facciamo però un passo indietro, riavvolgiamo il nastro di questo inizio di stagione: l'Inter e il Milan, più agguerrite che mai, si presentano al nastro di partenza con alte aspettative, nuovi allenatori, grandi acquisti e l'obbiettivo, non solo di fare bene come sempre annunciato nelle dichiarazioni pre-campionato, ma velatamente di dare grandi soddisfazioni ai propri tifosi. Le cose non vanno come dovevano, almeno per quanto riguarda l'Inter che non trova l'assetto giusto e non è compatta, non ha l'approccio che aveva con Mourinho. Benitez trova come attenuanti una campagna acquisti nulla che non ha portato alcun giocatore alla pinetina, eccetto il giovanissimo Coutinho (che ha bisogno di essere svezzato prima di essere lanciato definitivamente) e il secondo di J.C. Castellazzi. L'umore della squadra scema e per questo non ottiene risultati soddisfacenti, ha qualche lampo di classe, vince anche il Mondiale per club ma nonostante questo il Presidente Moratti si assume la rischiosa responsabilità di esonerare il tecnico spagnolo, affidando la gestione della squadra a Leonardo, ex bandiera e allenatore del Milan. Appunto, il Milan. Il patron Berlusconi, durante quest'estate, parve piuttosto schivo di fronte alle numerose opportunità offerte dal mercato. Nonostante ciò, il neo-tecnico livornese Allegri ha preteso un miglioramento della squadra e forse, coadiuvato dalla situazione politica in cui si trovava il Presidente del Consiglio, è riuscito ad ottenere in un sol colpo KP Boateng (in compartecipazione con il Genoa), Ibrahimovic e il brasiliano Robinho. A suon di samba il Milan targato Allegri vince facile con molte squadre, fabbrica un calcio che in Italia non ha eguali e si fa rispettare anche in Europa. Ci sono degli intoppi tecnici, vedi gli infortuni di Pato, ma la squadra dimostra una grande capacità di adattamento a situazioni sfavorevoli e grazie ai nuovi metodi di Allegri, che elabora nuove soluzioni tattiche, traccia per ora un percorso netto verso la vetta della classifica. Come se non bastasse la vetta solitaria della graduatoria della serie A, il Milan con il tempismo di chi ha inesauribile fame di vittorie, prende il genio pazzo di Bari Cassano e da uno schiaffo morale alle avversarie in campionato.

Di certo le altre grandi non sono seduti ai posti degli spettatori, anche loro sono in fermento, alla disperata ricerca della punta, piuttosto che dell' arcigno difensore al quale affidare il lucchetto della propria difesa...gli spettatori siamo noi, noi che cogliamo l'occasione per augurarVi un felice anno nuovo.

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