venerdì 5 novembre 2010

Dignità: non facciamocela sottrarre..

Il caso degli ultimi giorni riguardo l'ennesimo scandalo di casa Berlusconi sta ormai monopolizzando l'attualità e l'opinione pubblica del paese. Ancora una volta abbiamo avuto conferma della tutt'altro che sobria vita privata del nostro premier. Come ho anche detto in un commento ad un precedente articolo, in una situazione di crisi economica come la nostra, ritengo di maggiore importanza il dialogo sulle riforme e sui provvedimenti da prendere per fronteggiare queste gravi difficoltà, ma non per questo lascerei in secondo piano il problema morale e comportamentale che affligge milioni di italiani e di cui, a mio avviso, Berlusconi ha colpe.
Nella puntata di Annozero di ieri mi ha colpito molto l'intervento del direttore dell'Unità Concita de Gregorio. E' chiaro che dalla bocca di tale giornalista è difficile che escano parole benevolenti nei confronti del premier, ma il suo intervento dovrebbe aiutarci a riflettere molto sulla situazione nel quale ci siamo ridotti.
La giornalista ha fatto l'esempio del Venezuela, stato sudamericano che 30 anni fa faceva parte del terzo mondo, mentre ora è uno degli stati più in crescita del globo. Un evento importante è avvenuto quando Josè Antonio Abreu ha deciso di liberare migliaia di bambini e fanciulle dalla schiavitù e dalla prostituzione dando loro la possibilità di suonare uno strumento musicale. Da allora il Venezuela è stato uno dei paesi più in crescita dal punto di vista economico, ma c'è da dire come questa ascesi sia strettamente connessa ad un'evoluzione culturale e di mentalità del paese. In Venezuela tanti ragazzi sono stati sottratti a un destino crudele ed è stata loro restituita la dignità dandoli la possibilità di progredire in un arte che è prima di tutto una passione.
Il contrario di ciò che Berlusconi sta facendo in Italia... Ritengo legittimo che il nostro premier conduca una vita privata all'insegna dei piaceri sessuali ma ritengo che alimentare ulteriormente un sistema sbagliatissimo di escort e accompagnatrici a cui viene data la possibilità di condurre una vita di lusso solo mettendo in mostra la loro bellezza, è moralmente sbagliato. Perchè un conto è favorire l'arricchimento di un popolo attraverso la cultura e la musica (come accaduto in Venezuela) e un altro conto è dare speranze concrete di arricchimento a fanciulle a cui viene insegnato a mettere in mostra il loro corpo per fare soldi, tralasciando tutto il resto. Senza contare che in quel paese si è dato uno slancio in positivo alla lotta nello specifico alla prostituzione, mentre questa becera "politica" berlusconista non fa altro che incentivarla. A volte non ci rendiamo conto di quanto il nostro paese sia più arretrato di tanti altri che consideriamo lontani (non solo geograficamente) dalla nostra società... E' la dignità di un popolo a fare la differenza in questi casi..

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