mercoledì 6 ottobre 2010

L'arroganza al potere

Lo scorso 29 settembre, giorno della tanto agognata fiducia in Parlamento e anche del 74° compleanno del nostro premier Berlusconi, abbiamo potuto ammirare l'ennesimo show del "simpatico" premier. Dopo una lunga giornata alla Camera, a fine serata Berlusconi ha riunito tutti i suoi seguaci a Palazzo Grazioli e ha cominciato come suo solito ad intrattenere il popolo che gli stava attorno, come a un moderno Nerone dell'antica Roma.
Stavolta l'attesa barzelletta ironizza sul popolo ebraico, citando anche i tedeschi, mentre nella stessa giornata è arrivato sul web un video del nostro preseidente in visita a L'Aquila, dove intrattiene alcuni volontari con una barzelletta in cui per l'ennesima volta ironizza sull'aspetto fisico del presidente del PD Rosy Bindi, concludendo la sua invettiva con una bestemmia, che forse mancava alla collezione dei vari strafalcioni del Berlusca in giro per l'Italia e non solo.
Ne abbiamo viste di cotte e di crude in tutte le 3 legislature di Berlusconi: dalle corna mostrate al G8, a quando in parlamento europeo nel 2002 disse a un politico tedesco che in un film sarebbe adatto al ruolo di kapò (ovvero, chi ai tempi della shoah, da deportato ebreo comandava gli altri deportati nei lager), passando per il "simpatico cucù" sfoderato al cancelliere Merkel sempre in occasione di un vertice del G8.
Sono situazioni che mettono il nostro paese in profondo imbarazzo nei confronti delle altre potenze europee, che a mio avviso (al di là del fatto che il premier Berlusconi sia un comico e uno show-man nato) denotano anche una certa arroganza e presunzione da parte sua, visto che non si pone neanche il problema di andare tra altri leader stranieri e fare ciò che vuole.
E' una riflessione che ho fatto vedendo molti dei dibattiti televisivi della nostra televisione, in cui molti degli esponenti del suo partito (in primis i ministri Bondi, Brambilla e La Russa) pretendono di aver ragione nelle loro opinioni prendendo la parola quando e come vogliono, limitando le opinioni degli altri politici coinvolti. E' un atteggiamento ben radicato all'interno del PDL, che ieri ho notato ancor di più nello stesso Berlusconi quando in un comizio del suo partito di fronte a migliaia di persone ha detto: "vogliono mandarmi a casa? mi mettono in grave difficoltà... perchè ho ben VENTI case e non saprei quale scegliere" (con il solito susseguirsi di cori da stadio da parte della gente).
Quindi?? Cosa ha voluto dimostrare con questo intervento? Crede forse di aver fatto piacere a milioni di italiani senza posto fisso e che non arrivano neppure alla seconda settimana?? Crede forse che le sue ingenti ricchezze lo rendano simpatico a tutti? Ebbene, questo è un atteggiamento di pura arroganza nei confronti di tutto il popolo italiano stufo di insulse promesse e desideroso di vedere dei fatti dalla politica, la cui considerazione nel nostro paese, non solo per il problema di cui ho appena parlato, é ai minimi storici.

1 commento:

  1. condivido ciò che hai scritto, ottà, purtroppo chi è al potere spesso si autoconvince di poter fare qualunque cosa, come fossimo in un governo dittatoriale, e, cosa ancor più grave, questo "Silvio-Style" si va diffondendo in maniera preoccupante fra molti leader, convinti che avendo ricevuto più voti degli altri possano fare ciò che vogliono.

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