Lo scenario del calcio mondiale dopo il Mondiale sudafricano è cambiato in quanto sono saliti alla ribalta internazionale giovani non più promettenti ma vere e proprie realtà del calcio. E' (anche) questo il caso della Germania, squadra rivelazione nel campionato mondiale in quanto le sue possibilità di passare turni su turni si sono affievolite sin dalle amichevoli pre-mondiali in cui il ct Loew ha dovuto rinunciare al leader indiscusso dello spogliatoio e capitano M. Ballack. Il cittì, al suo posto, convoca un terribile '90 (Toni Kroos) che dal punto di vista tattico è simile al capitano infortunatosi contro il Messico ma che è destinato a un ruolo di secondo piano per via della concorrenza nel reparto che occupa. La Germania inserisce sin dalle prime partite giovani di indubbie capacità, cosa che dimostrano i neo-madridisti Ozil e Khedira senza dimenticare i bavaresi Mueller e Badstuber. Le loro giocate si dimostrano molto efficaci e offrono anche una buona dose di spettacolo, qualità in cui i tedeschi hanno primeggiato per tutto il Mondiale. Poco importa che siano usciti prima del tempo, rimane la garanzia di una squadra che sarà molto competitiva e in grado di lottare per qualcosa di davvero importante a partire da qualunque manifestazione a cui parteciperanno nell'arco dei prossimi anni. Questo testimonia che la Germania lavora in un unico senso: costruire una Nazionale competitiva partendo dalle Nazionali giovanili, dove i ragazzi si formano, capiscono il valore della maglia e cominciano a sentirsi importanti in modo che facciano esperienza. Il movimento tedesco, però, non è limitato ai nomi citati prima ma è un movimento esteso, comprende giovani di valore che han vinto un Europeo Under 21 nel 2009 negando la finale proprio agli azzurrini di Casiraghi. In poche parole, la Germania sta attuando una politica calcistica volta alla valorizzazione dei giovani, cosa che li rende all'avanguardia nel calcio moderno (forse alla pari con la Spagna) e che in prospettiva li candida per un ruolo di tutto rispetto nel panorama mondiale. L'Italia dovrebbe in qualche modo imitare il modo in cui stanno conducendo la questione da quelle parti perchè gli ingredienti per un buon primo piatto li abbiamo, mancano i condimenti che rendano il piatto saporito. Qualcosa si muove nell'ambiente dopo la prematura eliminazione degli Azzurri ai Mondiali, infatti il presidente federale Abete ha rinnovato numerose cariche giovanili affidandole a glorie del nostro calcio. I frutti del lavoro di Baggio, Sacchi e Rivera non saranno immediati ma le prime impressioni sono incoraggianti, fanno ben sperare visto che anche il CT Prandelli ha dato uno scossone e allo stesso tempo anche molto entusiasmo all'ambiente. Ridurre il divario tra Germania e Italia non sarà facile anche perchè loro sono in netta ascesa considerando l'intero movimento, a testimoniare questo c'è infatti il Ranking Uefa che vede i tedeschi davanti all'Italia per 4 punti. Qualche anno fa non ci saremmo aspettati mai un'involuzione del genere, forse è stata diretta conseguenza di Calciopoli, forse quando si vede tutto dall'alto come abbiamo fatto nel 2006 è normale che ci sia un calo ma resta il fatto che non possiamo rimanere ad osservare i giovani tedeschi giocare, dobbiamo attuare qualche contromisura non contro il calcio tedesco in particolare ma piuttosto in modo che ci sia un salto di qualità che riguardi a partire dal campionato tutto il calcio nostrano.
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