giovedì 30 settembre 2010

La scuola che vogliamo

Ieri sera si è tenuto, organizzato dai Giovani Democratici di Ostuni, un incontro sulla scuola intitolato "La scuola che vogliamo: pubblica, aperta, di qualità". Un incontro reso indispensabile dalla necessità di approfondire, conoscere e di criticare una riforma che sta modificando notevolmente la vita nei nostri istituti.
Quattro sono gli esperti che hanno contribuito alla buona riuscita dell'evento, esponendo le opinioni dei professori, del Partito Democratico, dei giovani, dei sindacati scolastici e studenteschi.
Si è inizialmente evidenziata l'importanza della scuola a livello storico, formativo ed educativo, poiché l'istruzione ha sempre, storicamente, alimentato la coscienza critica, rendendo il popolo più "sveglio" e meno incline all'accettazione passiva delle decisioni imposte.
Successivamente, nel suo intervento, la prof.ssa Anna Maria Padula, responsabile scuola PD, ha dapprima fatto il punto su alcune situazioni imbarazzanti e vergognose di strumentalizzazione e di distorsione della realtà educativa scolastica e poi ha esposto i  problemi, soprattutto umani, della riforma, ponendo di fronte agli ascoltatori numerose proposte alternative.
Poi la parola è passata a Fabrizio Morgagni, responsabile scuola Giovani Democratici, che da studente, ha parlato ad i suoi coetanei, invitandoli a rimanere svegli, attenti, a non demoralizzarsi nelle sconfitte, anzi, a lavorare di più per ottenere le vittorie.
Dopo i due esponenti del "partito" la parola è passata a due del mondo dei sindacati. Per prima ha parlato la prof.ssa Maria Concetta Nacci, spiegando i rapporti fra la sua branca del sindacato, il settore "conoscenza" della CGIL, che in questo momento è agitato come non mai, perché defraudato di tutto, privato anche delle risorse basilari.
Per ultima invece ha preso la parola Martina Carpani, responsabile UDS comunale, che ha sottolineato l'impegno del sindacato studentesco che, spesso alleandosi con le altre forze politiche e sociali, ha contribuito notevolmente, e continua a contribuire, alla protesta studentesca. Ha inoltre presentato le proposte fatte dall'UDS per quest'autunno, per cambiare la riforma e per migliorare la qualità e la sostenibilità dell'istruzione.
Ha concluso, dopo il saluto del prof. Vincenzo Putignano, Angelo Moro, che ha fatto notare, come sia necessario, oltre che impegnarsi nel protestare, anche di impegnarsi nello studio, sia per avere più credibilità agli occhi di chi ci guarda, sia perché la coerenza ci impone studiare, oltre che di manifestare per la qualità dello studio.

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